Perché Casa a prima vista è il nostro nuovo guilty pleasure

Il nuovo programma di Real Time sul mercato immobiliare di Milano e di Roma ci ha conquistato nella sua semplicità. E qui vi spieghiamo perché
Perch Casa a prima vista è il nostro nuovo guilty pleasure
Francesco Margutti

Ognuno ha il suo guilty pleasure, quella passione segreta di cui spesso non si fa menzione per paura di apparire strani e controcorrente e fare una brutta figura. La nostra sono le case. Sarà per questo che, mentre guardavamo Tár, il meraviglioso film di Todd Field, cercavamo di calcolare quanti metri quadrati fosse esteso l'appartamento mastodontico di Cate Blanchett; o sarà per questo che, dei film di Ferzan Özpetek, a colpirci sono sempre stati quei soggiorni e quelle terrazze spesso fuori dal budget dei loro proprietari. Va da sé che, quando Real Time ha lanciato un nuovo programma dal titolo Casa a prima vista, ce ne siamo innamorati all'istante, non solo perché assistiamo da vicino alla presentazione di case e villette di metrature e design diversi, ma anche perché riusciamo a farci una nuotatina in quell'oceano impervio e pericoloso che è il mercato immobiliare di una delle città più proibitive d'Europa e, forse, del mondo: Milano. Il format, adattato in Italia da Blu Yazmine, funziona così: due clienti si presentano al programma con la richiesta di una casa ben precisa, comprensiva di dettagli logistici (quartiere, luminosità, cabina armadio, angolo barbecue eccetera) e con un budget oltre il quale non possono sforare.

Mariana D'Amico, Gianluca Torre e  Ida Di Filippo: gli agenti immobiliari di MilanoFrancesco Margutti

A quel punto tre agenti immobiliari si mettono alla ricerca di una casa capace di soddisfare le loro richieste sfidandosi tra loro: vince l'agente che riuscirà a fare breccia nel cuore dei due clienti con la sua proposta. Casa a prima vista è semplice quanto efficace: al di là della varietà della clientela - fortunatamente è possibile trovare sia la coppia altolocata per non ha intenzione di spendere più di un milione e 800mila euro, ma anche la ragazza che sogna l'appartamento dei suoi sogni in centro ma ha un budget di 200mila euro -, a fare la differenza è soprattutto il carisma dei tre agenti: Mariana D'Amico, Ida Di Filippo e Gianluca Torre. Ognuno ha la sua cifra e il suo modo di approcciarsi al lavoro per accattivare i clienti e portarli dalla propria parte. C'è Ida che punta tutto sulla simpatia e sull'originalità - tipo preparare una pizza da lanciare nel forno a legna in tempo per farla assaggiare ai possibili acquirenti -; c'è Mariana che sfoggia il suo fascino grazie ai tacchi alti e ai suoi tailleur attillati, e, infine, c'è Gianluca, il più sicuro di sé e il più rigoroso.

Nadia Mayer, agente immobiliare di Roma

Il risultato è un format vincente nella sua linearità, visto che la cosa che salta subito all'occhio di Casa a prima vista è sia la mappatura delle case e degli appartamenti proposti e sia l'umanità che decide di rivolgersi a un programma televisivo per comprare la dimora in cui ha sempre sognato di abitare. Vedere le facce perplesse dei clienti quando scorgono dei dettagli - dalle piastrelle sbiadite del bagno all'irregolarità del parquet - che non gli piacciono e osservare i tentativi degli agenti immobiliari di rendere accattivanti case lontanissime dal centro e con i binari del tram a pochi metri è il vero valore aggiunto del format, che avrà anche delle puntate a Roma con altri tre agenti - ossia Nadia Mayer, Blasco Pulieri e Corrado Sassu -. Dal lusso al «terra terra», dallo snobismo imperante ai sogni a occhi aperti di acquirenti disincantati che potremmo benissimo essere noi, Casa a prima vista è la chicca di cui non sapevamo di avere bisogno, e che speriamo abbia più stagioni di Sentieri.

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