Gianluca Grignani: «Sono una persona solitaria che sa gestire situazioni difficili»

Il cantautore si definisce un cowboy urbano, e in questa video intervista si racconta senza filtri. Il momento più difficile? «La scomparsa di mio padre»

Gianluca Grignani da bambino voleva diventare un cowboy, e oggi ammette di non essere andato troppo lontano. «Sono un cowboy urbano», racconta. «Mi sono sempre immaginato come una persona solitaria in grado di gestire situazioni difficili».

Il cantautore, 52 anni, è il protagonista della nostra video intervista: l'abbiamo incontrato e gli abbiamo chiesto di tornare indietro del tempo, di mettersi a nudo, di fare un bilancio. Cinquantadue anni, una vita senza filtri che ha appena raccontato in Residui di Rock ‘n’ Roll – Diario sincero di un artista, Grignani risponde a questa descrizione (scritta da Irama): «Credo esistano due tipi di artisti al mondo. Il primo non me lo ricordo, come direbbe Gianluca, il secondo è quello che vive l'arte sulla sua pelle, nella sua anima, nella sua maniera più pura e logorante. Si potrebbe definire una persona tenace oppure testarda, ma una cosa è certa: non è facile piegarlo. D'altra parte tutti gli artisti sono dotati di momenti di sensibilità estrema, di fragilità e cocciutaggine».

Trent'anni di carriera appena festeggiati? «Sono solo all'inizio». Il momento più difficile? «La scomparsa di mio padre». E poi il tentativo di violenza, che oggi racconta perché è tempo di denunciare e non di stare zitti.

La nostra video intervista