Tutto Giorgio Armani in 7 frasi memorabili

Passa il tempo, ma non la sua idea di moda: minimale, elegante, pratica. Perché, come Giorgio Armani insegna, «l’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare». Celebriamo il re della moda italiana con le sue massime più preziose
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Photo by Jacopo Raule/Getty Images)Jacopo Raule/Getty Images

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Conosciuto in tutto il mondo come il re dell’eleganza assoluta, ha reso il Made in Italy un marchio unico e distintivo portandone alto il nome sempre e comunque: le prime due date chiave per conoscere la storia di Giorgio Armani sono il 1934, anno della sua nascita, e il 1975, anno in cui fondò il suo omonimo marchio insieme a Sergio Galeotti.

Da allora fino a oggi, il suo contributo al mondo della moda è stato fatto di abiti sublimi oltre ogni tendenza, di giacche morbide con cui ha riscritto – sin da subito – i codici dell’abbigliamento formale delle donne in carriera, ma anche di insegnamenti e frasi d’ispirazione. Ripercorriamo la sua storia e raccontiamo la sua poetica attraverso alcune delle citazioni più importanti.

Da sempre legato alla città di Milano, re Giorgio mosse proprio nel capoluogo lombardo i suoi primi passi. Nel 1957 abbandonò la Facoltà di Medicina di Milano al suo secondo anno di studi e trovò un posto di lavoro alla Rinascente in Piazza Duomo. Il suo primo lavoro nella moda lo vide così al fianco al team di architetti che si occupava dell’immagine del celebre department store.

Giorgio Armani al lavoro nel suo negozio newyorkese di Madison Avenue.

Fairchild Archive/Getty Images

Una città di adozione, Milano, con cui Giorgio Armani ha sempre tenuto vivo il dialogo. A cominciare dal buon esempio dato in pandemia, con il murales nel cuore di Brera che ritraeva un'infermiera bardata con l'Italia tra le braccia. «Per ripartire in sicurezza abbiamo ancora bisogno di lei»: un messaggio di speranza, ma anche di conforto alla città.

Il 1975 fu l’anno della svolta: nasce il marchio Giorgio Armani. Cruciali erano stati però anche gli anni Sessanta, durante i quali lo stilista piacentino maturò esperienza accanto a Nino Cerruti, per il quale disegnò la linea moda uomo del marchio Hitman fino al 1970.

Giorgio Armani.

Fairchild Archive/Getty Images

Alla fondazione del suo marchio, Giorgio Armani mette da subito in chiaro attraverso il suo lavoro che è in atto una rivoluzione: sottrae la giacca maschile dal guardaroba dell’uomo e la reinterpreta in chiave destrutturata per le donne in carriera, offrendo loro un capo pratico e al tempo stesso elegante. Analogamente agli abiti maschili, allora ancora troppo rigidi, conferisce una silhouette più fluida attraverso stoffe morbide.

Un look Giorgio Armani Primavera-Estate 2023.

Estrop/Getty Images

A tre anni dalla fondazione del suo marchio, il nome di Giorgio Armani viene consacrato sotto i riflettori di Hollywood: l’attrice Diane Keaton vinse l’Oscar come migliore attrice per il suo ruolo in Io e Annie agli Academy Awards 1978. Il suo look vide come protagonista proprio una giacca Giorgio Armani. Amato dalle celebrità ogni giorno di più, fu Richard Gere a indossare in American Gigolò un suo abito, rendendolo ulteriormente famoso fino a ricevere, nel 1983, il premio come stilista dell’anno da parte del Council of Fashion Designers of America.

1978. Diane Keaton indossa una giacca Giorgio Armani agli Oscar.

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Star, ma non solo. L’espansione di Giorgio Armani inizia nel 1981, quando lo stilista comprese la necessità di una collezione meno costosa e rivolta a tutti. Nascono così Emporio Armani, 40 anni compiuti nel 2021, e la linea denim Armani Jeans, seguita da Armani Exchange nel 1991, Armani Collezioni e Armani Casa nel 2000 e la linea sportiva EA7 nel 2004.

Giorgio Armani saluta il pubblico dopo la sfilata One Night Only Dubai nel 2021.

Cedric Ribeiro/Getty Images

La creatività di Giorgio Armani opera anche nel segno della sostenibilità. Per il re dell’eleganza, la moda può – e deve – contribuire a un’evoluzione in meglio, tutelando il tessuto sociale e l’ambiente. È per questo che il gruppo Armani ha creato la piattaforma Armani Values, un manifesto degli obiettivi verso cui tende quotidianamente la casa di moda. Gli abiti, per poter essere sostenibili, devono essere senza tempo, ma anche fluidi nei codici, confortevoli della vestibilità, pochi ma buoni e sinonimo costante di empowerment.

È senz’altro questa la citazione più memorabile di Giorgio Armani: figlia di ogni decade che ha conosciuto, la sua idea di eleganza ha superato le barriere del tempo dimostrandosi sempre attuale e contemporanea. Merito delle linee sempre minimali, dei tagli sartoriali nitidi e dei colori a lui cari: il grigio perla, il color sabbia e il blu della sua cara isola di Pantelleria, il rosso tibetano di quel lontano Oriente che tanto lo affascina. E poi il greige, misto tra grigio e beige, nonché una delle tante invenzioni per cui sarà sempre ricordato e celebrato il Maestro assoluto dell’eleganza.

Essere Armani. Una biografia