Landman: le prime foto della nuova serie con Billy Bob Thornton, Jon Hamm e Demi Moore

Il creatore di Yellowstone Taylor Sheridan fa squadra con il podcaster di Boomtown, Christian Wallace, per un dramma ambientato negli arroventati campi petroliferi del Texas, infestati dagli insetti. «Questa è stata probabilmente la cosa più difficile che abbia mai fatto��, dice Thornton
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Courtesy of Paramount + / James Minchin.

Billy Bob Thornton ha pensato di trasmettere un po' di resilienza texana al protagonista di Landman, l' ultima saga televisiva western del creatore di Yellowstone Taylor Sheridan. «Ricordo che tutti i membri della troupe dicevano: "Aspettate che faccia caldo qui in Texas", e io rispondevo: “Lo so. Sono cresciuto quaggiù. Non preoccupatevi”», racconta l'ex attore di Fargo, felice di non girare per una volta in un luogo non ricoperto dalla neve. «Sono sempre bloccato al freddo. A Montreal o a Toronto o a Calgary o nel Wisconsin. Dove ha fatto più freddo in assoluto è in A Simple Plan. Mi ero detto: “Preferisco sempre il caldo al freddo”. Poi, nelle ultime tre settimane in cui siamo stati laggiù, ho cambiato idea: "Mio Dio, come vorrei che stessimo girando a Calgary…"».

Landman, che debutterà su Paramount+ in autunno, vede Thornton nei panni di un manager dell'industria petrolifera che deve risolvere problemi di vita o di morte nell'impervia macchia desertica del Texas occidentale. In questa esclusiva per Vanity Fair, l'attore racconta che le riprese della serie, la scorsa estate, hanno spinto tutti a dura prova.

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«C'erano giorni in cui pensavo che non solo io, ma tutti i membri della troupe, sarebbero svenuti», racconta Thornton. «A volte faceva un caldo terrificante e dovevamo girare in quei pozzi di petrolio. Sa cos'è il caliche?». È il terreno polveroso simile al cemento che ricopre il paesaggio. «Eravamo su quelle strade di caliche con le rocce e tutto il resto, io indosso stivali da cowboy, e c'erano scene nelle quali dovevo correre verso il camion. C'erano cinquanta gradi con il cento per cento di umidità. Cristo, ho sessant'anni! Era uno schifo. Ci sono stati giorni in cui è stato davvero pesante. Probabilmente è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto».

Per un veterano come Thornton vale la pena lavorare con Sheridan, che con i suoi dialoghi ad alta intensità e i suoi personaggi indelebili ha fatto sopportare a star di prima grandezza ogni genere di difficoltà in serie quali Yellowstone e i suoi spin-off, 1883 (con Tim McGraw, Faith Hill e Sam Elliott) e 1923 (con Harrison Ford e Helen Mirren), o stand-alone come Tulsa King di Sylvester Stallone, Mayor of Kingstown di Jeremy Renner, Lawmen: La storia di Bass Reeves di David Oyelowo e Operazione Speciale: Lioness di Zoe Saldaña e Nicole Kidman.

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Landman, che Sheridan ha adattato dal podcast Boomtown del giornalista Christian Wallace, in vetta alle classifiche nel 2019, ha riunito un cast simile, con Jon Hamm nei panni di un barone indipendente del petrolio, Demi Moore in quelli della moglie sua consigliera e Ali Larter nel ruolo dell'ex dal cuore selvaggio di Thornton. «Taylor lavora in un modo molto particolare e lo fa con ogni attore che incontra. In pratica ci sediamo, sentiamo cosa vuole fare, dove vuole andare e dobbiamo dire sì o no. Non c'è un copione», spiega Moore.

Moore ha preso un impegno a lungo termine per più stagioni basandosi solo sui precedenti di Sheridan. «Pensa molto in anticipo, non a una sola stagione. Sta pensando a una storia epica», dice Moore. Sebbene i giacimenti petroliferi siano un ambito tipicamemte maschile, la serie mette in evidenza il ruolo delle donne in questo settore altamente politico e pericoloso. «Le donne che vediamo sono incredibili, complesse, dinamiche e deliziose che sono potenti, vulnerabili, imperfette», dice Moore. Il suo personaggio, Cami, è la vera forza dietro il potere del Monty Miller di Hamm, che un tempo era un semplice speculatore petrolifero insieme al Tommy Norris di Thornton. Poi, mentre Norris è fallito, lui ha fatto il colpaccio e ora lavora instancabilmente per il vecchio amico.

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«Cami non è coinvolta negli affari ma gestisce tutta la loro vita», spiega Moore, «Sono una coppia che ha costruito insieme tutto quell'impero e una famiglia».

A differenza del perfido rampollo petrolifero J. R. Ewing che aveva il volto del compianto Larry Hagman in una delle serie iconiche degli anni ‘80 Dallas, o anche dal Don Draper donnaiolo e moralmente dubbioso interpretato da Hamm in Mad Men, Monty Miller si sforza di essere onorevole oltre che formidabile. A tenerlo sempre in carreggiata ci pensa la moglie. «Jon a un certo punto mi ha detto: “Credo che questa sia la prima volta che interpreto un personaggio che ha davvero una buona relazione, in cui ci sono amore, impegno e affetto”», racconta Moore. «La sua priorità è la famiglia, l’esistenza sociale dei suoi membri. Gli alti e bassi si susseguono mentre lei s'impegna a tenerlo con i piedi per terra, in salute e al sicuro».

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Thornton, che ha lavorato per la prima volta con Sheridan quando è apparso brevemente nei panni di uno sceriffo degli Stati Uniti in 1883, ha detto di essere rimasto attratto dalla possibilità che gli offriva Landman di interpretare un eroe la cui vita è diventata un disastro, nonostante il suo lavoro consista nel tenere insieme l'impero di un miliardario. «Un giorno Taylor mi ha detto: “Quando entri in quella casa e pensi a dove vivi, ti guardi intorno e rifletti: avrei potuto avere tutto questo, ma la mia vita è andata in un'altra direzione”», racconta Thornton. «Io sono un fixer, un aggiustatore, e un caposquadra. Anche se lavoro con il bosso, lavoro a stretto contatto con le persone sul campo. Controllo i pozzi ogni giorno, ottengo le informazioni da dare a lui, tratto con i proprietari terrieri e se succede qualcosa su quel terreno, se c'è un incidente sulla piattaforma, devo risolvere il problema e andare a trattare con gli avvocati».

È un lavoro duro, spesso sporco, in tutti i sensi. «Sono ben poche le volte in cui il mio personaggio torna a casa soddisfatto e felice per avere trascorso una giornata fantastica», dice Thornton. «Ogni giorno rientra in casa come se qualcuno lo avesse appena pestato a sangue».

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Il personaggio di Ali Larter — Angela, l'ex moglie del protagonista — vive in un mondo molto diverso. Dopo anni di separazione ed essersi risposata, riallaccia i rapporti con lui quando il loro figlio adulto, Cooper (interpretato da Jacob Lofland dei film Maze Runner), cerca un lavoro rischioso nei campi dove si estraggono perolio e gas. «Suo figlio si è allontanato da lei e lei sta cercando un modo per rientrare nella sua vita», spiega Larter.

La donna indica nell'attività petrolifera e nella dedizione totalizzante dell'ex marito a essa le cause della loro separazione. «Ci aggiungerei il bere», puntualizza Larter. «Ci sono sicuramente questi due elementi, ma Angela non si sofferma sui momenti tristi. Non è così lei... Sta cercando di rimettere insieme la sua famiglia e non sempre lo fa nel migliore dei modi. Ama creare scompiglio nella vita del suo ex. Tutto ciò che fa è esagerato, grande e appassionato e pieno di fuoco, gioia e voglia di giocare».

In questo vortice trascina anche la loro figlia adolescente, Ainsley (Michelle Randolph di 1923 ). «Angela pensa di essere la migliore delle madri, ma il suo modo di essere genitrice non la candida a probabile autrice di libri di pedagogia», scherza Larter. «Le piace fare shopping con sua figlia e viaggiare per il mondo. Le piace ubriacarsi con sua figlia. Si allenano insieme. È come se fosse la sua versione piccola».

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Mentre il personaggio tenace di Thornton brucia nel deserto per la maggior parte del tempo, Larter vive una vita più sfarzosa persino rispetto ai suoi capi miliardari. Questi ultimi cercano di mantenere un profilo contenuto; Angela è senza freni,, non ha limiti. Larter descrive i suoi personaggi e quelli di Moore come «completamente opposti. Demi interpreta una vera ereditiera del petrolio, con una certa eleganza. Angela è più simile a una protagonista del jetset che viaggia per il mondo, molto più appariscente, sexy e rumorosa».

Larter si sente piuttosto diversa dal suo personaggio. «Nella mia vita, vivo in jeans e camicia bianca, mentre questa donna è arancione brillante, colori infuocati e giallo neon. Ho trascorso molto tempo in Texas e lì la gente è coraggiosa. Sono ribelli e fanno le cose come vogliono. Le donne sono in ordine, con i capelli biondi, i seni tonici e il trucco perfetto. Lei cammmina su tacchi 12 ed è rumorosa, spumeggiante e divertente. Non ha peli sulla lingua».

Per Moore, la differenza tra le due donne mostra il contrasto tra avere molto e non avere nulla da perdere. «Cami e Monty ce l'hanno fatta. Hanno raggiunto il sogno. Ma una cosa è arrivarci, un'altra è conservarlo. E credo che il personaggio di Billy sia quello che deve fare tutto il lavoro sporco», dice Moore. «Billy e Ali, la loro dinamica sarà semplicemente fantastica e accattivante».

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L'altra forza creativa chiave dietro Landman è Wallace, il cui podcast Boomtown è diventato un fenomeno cinque anni fa, con oltre 4,8 milioni di download. Boomtown raccontava l'attuale industria petrolifera del Texas occidentale, il modo in cui rovina alcune persone della classe operaia mentre ne rende altre incredibilmente ricche. Prodotta durante il periodo in cui lavorava come giornalista al Texas Monthly, la serie audio ha attirato l'attenzione di Sheridan, che ha coinvolto Wallace, ex operaio petrolifero, come produttore esecutivo.

«Taylor, non lo scopro certo io, è uno scrittore eccezionale e un creatore di mondi. Si stava interessando di questo mondo in particolare di cui già sapeva qualcosa, ma si è rivolto a me per la mia conoscenza sullo stato dell'arte del petrolio e del gas nel Texas occidentale», racconta Wallace. Sheridan è stato la sua guida alla produzione televisiva, portandolo sul set di 1883 e Bass Reeves per consetirglidi avere una formazione pratica mentre sviluppavano Landman in una serie. (Il titolo Boomtown se l'era già accaparrato una serie poliziesca di breve durata della NBC nel 2002.)

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«Si è avvicinato a certe storie e personaggi che erano presenti nel podcast. Per esempio, il Patch Café è diventato uno dei luoghi principali di Landman ed è vagamente ispirato al Pioneer Café, presente nel primo episodio di Boomtown», racconta Wallace. Sia il locale fittizio sia quello reale fungono da piazza cittadina in mezzo al nulla. «La troupe diurna lo usa per fare colazione al mattino, mentre quella notturna per la cena. È un punto nevralgico della comunità, dove persone come Tommy incontrano gli allevatori per discutere dei contratti di affitto e gli amici per bere una birra».

Nel corso di due anni, Wallace e Sheridan hanno ideato la storia che ha sedotto Thornton, Hamm, Larter e Moore e che tutti sperano possa proseguire per altre stagioni. Thornton descrive il suo personaggio come un uomo d'onore. Il lavoro è sporco, ma lui no. Quasi mai. «Se c'è qualcuno che cerca di fregarlo, lui lo anticipa», dice l'attore.

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In altre parole, Landman parla anche di persone che si fanno le proprie regole. «È una serie di Taylor Sheridan, è ovvio che la giustizia spietata sia uno degli ingredienti», dice Wallace. «In un cero senso, sei tu, solo contro tutti. La distesa di terra è infinita e ancora oggi ci si ritrova l'antica mentalità della frontiera, con la sua giustizia pratica. Se appena può, la gente cerca di risolvere da sola i problemi, soprattutto quando si tratta di affari. Se si coinvolgono le agenzie di regolamentazione, si possono creare molte scartoffie e molti grattacapi».

L'industria dei carburanti che opera nei deserti e nelle regioni di confine del Texas deve fare i conti anche con un'attività rivale ancora meno etica: il traffico di droga internazionale. «I cartelli gestiscono questa enorme industria multimiliardaria accanto a quella del petrolio e del gas», spiega Wallace, «Se sei vicino al confine, ti trovi in un'area relativamente poco popolata che è un importante crocevia per tutto il traffico di droga negli Stati Uniti. Quindi il fatto che questi due mondi nella realtà e nella nostra serie coesistano, è un punto importante della trama. Queste due attività vivono una accanto all'altra».

Courtesy of Paramount + / Emerson Miller.

Il corso accelerato di Wallace sulla macchina cinematografica ha raggiunto il punto più alto in una di quelle giornate afose che facevabo venire a Thornton nostalgia per i climi del nord. «Per me questa esperienza è stata un lungo viaggio. Ma c'è stato un giorno in cui eravamo fuori sotto il sole cocente del Texas, c'erano chigoe [pulci penetranti, ndr] – tutti venivano punti – e ci stavamo scottando. Il nostro medico stava facendo del suo meglio per mantenere tutti idratati, ma era difficile. C'era un elicottero che volava sopra di noi e stavamo facendo esplodere dei mortai», racconta Wallace. «Avevo trovato a terra il teschio di una vacca e un addetto agli oggetti di scena mi ha guardato. Stava trasportando un chilo di cocaina finto e mi ha detto: “Amico, giurerei che siamo in Vietnam in questo momento". Se avessi messo su un pezzo dei Creedence Clearwater Revival sarebbe stato perfetto. Quella è stata davvero una giornata surreale».