Palinsesti La7, arriva Flavio Insinna e Urbano Cairo conferma Mentana: «Con noi fino al 2026»

Il presidente Cairo ha presentato le novità della Rete, spiegando di essere soddisfatto dei risultati: «Siamo reduci dalla stagione migliore di sempre». E sull'ingresso in politica: «Faccio l'imprenditore da 28 anni, e uno o fa una cosa o fa l'altra»
Flavio Insinna
Marco Provvisionato / ipa-agency.net

Novità in casa La7. Il prossimo autunno arriva Flavio Insinna. «È un progetto a cui abbiamo pensato per molto tempo. Quest'anno abbiamo deciso e ottenuto l'accordo con un personaggio davvero straordinario per fare un game show prima del tg, Flavio Insinna. Dal 7 ottobre sarà su La7 tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 18.35 alle 19.55, stiamo ancora ragionando sul titolo del programma», ha spiegato Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication, presentando a Milano i nuovi palinsesti di La7.

E poi novità anche per Alessandro Barbero: «Abbiamo avuto quest’anno quattro appuntamenti con lo storico», continua Cairo, «Per la prossima stagione avremo 26 puntate da mezz’ora in seconda serata di Barbero Risponde». Enrico Mentana, invece, è una conferma: «Abbiamo definito con Enrico Mentana la sua permanenza a La7 fino a tutto il 2026. Con lui abbiamo un rapporto professionale di amicizia. Con le sue maratone ha inventato un genere apprezzatissimo e ha ottenuto risultati notevoli». Immediato il commento del direttore del tg di La7: «Dopo un confronto come sempre franco con l'editore Urbano Cairo ho accettato l'offerta di restare alla guida del TgLa7 fino a tutto il 2026. In questa fase convulsa e difficile sulla scena italiana e internazionale penso sia giusto continuare il lavoro svolto in piena libertà da ormai 14 anni». E ancora: «La sfida sarà ancor di più quella di un giornalismo libero, intransigente sui grandi principi, ma senza steccati, e contro tutte le censure, faziosità, prevaricazioni, allarmismi strumentali e partiti presi che intossicano il nostro sistema politico e mediatico. Grazie a chi scegliendo il nostro tg ci ha resi forti e anche per questo più liberi. Magari potremo sbagliare, ma mai tradiremo l'impegno di non nascondere o alterare le notizie che meritano di essere date».

Cairo ha poi aggiunto di essere «felice» dopo 11 anni dall'acquisto del gruppo: «Credo che siamo reduci dalla stagione migliore di sempre», ha spiegato. I dati parlano di crescita del canale e di utili: se prima La7 era in perdita, adesso è stato ottenuto un utile di 100 mila euro». In crescita, ha fatto sapere ancora, anche la raccolta pubblicitaria: «Sta prendendo velocità». E sulla proposta della Lega di abbassare il canone della Rai, aumentando i limiti di affollamento del tetto pubblicitario, Cairo ha le idee chiare: «A me pare che la situazione sia squilibrata e sarebbe da ripensare. Anche un operatore piccolo come noi, che fa una larga parte di servizio pubblico, meriterebbe una quota di canone».

Immancabile la domanda su un suo eventuale ingresso in politica: «È una domanda ricorrente ma io faccio l'imprenditore da 28 anni e uno o fa una cosa o fa l'altra», ha aggiunto, «Abbiamo un gruppo articolato con 4500 dipendenti, pensare di avere tempo per fare politica è una cosa impossibile. Uno dovrebbe dire "smetto di fare l'imprenditore e faccio politica", ma non è una cosa che ho pensato di fare». Non preoccupa la competizione con Discovery: «Nove ha certamente fatto buoni risultati con l’arrivo di Fazio e Crozza, ma rispetto a noi i numeri complessivi sono molto bassi, meno della metà». Su Serena Bortone e la questione di un cambio dalla Rai, Urbano Cairo non entra nel merito: «Non la conosco».