Colloquio di lavoro in inglese: 5 consigli per affrontarlo al meglio
Titoli di studio, esperienze lavorative e skill digitali potrebbero non essere sufficienti per trovare un'occupazione: una buona conoscenza della lingua inglese, infatti, sembra essere un requisito sempre più importante e necessario per farsi spazio tra i candidati e catturare l'attenzione dei recruiter. Ma c'è un problema poiché secondo un'indagine condotta da Edusogno, startup di english e-learning, il 77% dei giovani italiani non è soddisfatto del proprio livello di inglese e, solo circa un terzo degli intervistati, è soddisfatto del metodo di insegnamento scolastico dell'inglese: quindi come far coincidere queste criticità con l'importanza della conoscenza di questa lingua straniera per chi si affaccia al mondo del lavoro?
«Ci sono principalmente due motivi per cui spesso troviamo difficile esprimerci in inglese. Il primo intoppo è la pronuncia: magari conosciamo una parola ma se non sappiamo come la pronuncerebbe un madrelingua, non riusciremo comunque a capirla in una conversazione. D'altra parte, quando dobbiamo noi stessi esprimere un concetto, ci troviamo a corto di vocabolario. Anche con frasi sgrammaticate, se conoscessimo i termini giusti, riusciremmo comunque a farci capire. È vero, la grammatica è fondamentale, ma senza un adeguato vocabolario, comunicare diventa veramente un'impresa» spiega Domenico Campanaro, founder di Edusogno, e continua «Pronuncia e vocabolario sono due aspetti che, a scuola, tendono a essere trascurati a favore della grammatica e della letteratura: questo ci porta a conoscere un sacco di regole grammaticali complesse ma a non essere poi capaci di comunicare efficacemente».
In aggiunta, sul tema è uno studio recente di EF effettuato su oltre 10 mila annunci di lavoro a evidenziare come l'inglese sia oramai un requisito indispensabile per ottenere occupazione pertanto, se siete alla ricerca di un lavoro, è molto probabile che durante un colloquio l'intervistatore intenda valutare quanto siete fluenti con l'inglese.
«Nel 2024 sono davvero rare le opportunità lavorative ambite dai laureati italiani che non richiedono la conoscenza dell'inglese. Secondo un recente sondaggio di Cambridge, il 96% delle aziende italiane intervistate considera l'inglese molto importante per il proprio business e il 64% ritiene che un dipendente con un ottimo livello di inglese possa ottenere più velocemente un avanzamento di carriera. Ad esempio, le aree predilette dai laureati della Bocconi, come la consulenza, il marketing e la finanza, richiedono spesso un livello minimo C1. Anche nel mondo STEM, per lavorare in multinazionali è indispensabile un livello avanzato di inglese, dato che le principali pubblicazioni scientifiche sono redatte in questa lingua. Pertanto, essere un ingegnere o un medico senza padroneggiare l'inglese significa rimanere indietro rispetto alle innovazioni e alle tecnologie più recenti. Anche in ambito legale la competenza in inglese è sempre più richiesta, soprattutto per chi si occupa di diritto societario e aspira a lavorare in multinazionali del settore» conclude Campanaro sul tema.
Ma cosa fare per ridurre le probabilità di farsi cogliere impreparati? Alla base di un buono studio della lingua che può essere eseguito studiando manuali oppure seguendo corsi dedicati o lezioni con un insegnante, nella gallery in basso potete consultare 5 consigli forniti dagli esperti di Edusogno che potrebbero tornarvi utili in vista del prossimo colloquio.