Jasmine Paolini a Wimbledon 2024 aveva già vinto prima di perdere la finale: tutti in piedi per Magic Box

Di madre polacca e di origini ghanesi, l'atleta italiana ha perso la finale dopo una grande partita contro la ceca Barbora Krejčíková
Jasmine Paolini Wimbledon 2024
Julian Finney/Getty Images

Jasmine Paolini, a Wimbledon 2024 è stato lo stesso una vittoria. La tennista italiana cede in finale alla ceca Barbora Krejčíková ma è entrata nella storia del tennis italiano

A un soffio dalla gloria, con tutto il pubblico in piedi per lei nonostante la sconfitta. Jasmine Paolini a Wimbledon 2024 ha perso la finale contro la ceca Barbora Krejčíková ma ha dimostrato al mondo intero di essere una campionessa nell'animo. Ha combattuto e ha pure sfiorato il trionfo, perdendo l'ultimo set decisivo mettendo in campo tutta la sua grinta. Un talento enorme, che qui chiamiamo Magic Box, proprio come fu ribattezzato a Londra Gianfranco Zola alla fine degli anni 90, quando il giocatore italiano si trasferì al Chelsea, deliziando tutti il popolo blues nonostante la bassa statura.

La 28enne azzurra - attualmente 7ª nel ranking mondale WTA (ma da lunedì sarà con ogni probabiltà 5ª) - non si scorderà mai questo pomeriggio di sabato 14 luglio. Una volta terminato il match ha fatto sportivamente i complimenti all'avversaria ed è tornata sorridere. “L'ultimo mese è stato folle grazie alla mia famiglia e al mio team, senza di loro non sarei qui. Queste due bellissime settimane a Londra ho ricevuto tantissimo sostegno: è bellissimo sentire l'amore del pubblico. Oggi sono un po' triste ma devo sorridere lo stesso”. E quando ha sorriso, il cuore di tutti si è sciolto.

Jasmine Paolini abbraccia Barbora Krejcikova subito dopo aver perso la finale di Wimbledon 2024Images)

Julian Finney/Getty Images

La storica qualificazione in finale

Jasmine Paolini era già diventata leggenda venerdì 11 luglio, quando ha battuto in rimonta la croata Donna Vekic. Una gara drammatica, vinta al tie break: una montagna russa di emozioni vissuta sotto gli occhi di mamma e papà. “Mi hanno sempre sostenuto, li ringrazierò sempre” aveva detto la tennista italiana che martedì 9 luglio era già nella storia dopo aver battuto in soli due set (6-2 e 6-1) e in poco meno di un'ora la statunitense Emma Navarro giocando un tennis semplicemente perfetto.

Una partita monumentale e una vittoria storica: nessuna italiana prima di lei aveva mai raggiunto la semifinale nel torneo di Wimbledon (e solo in cinque si sono spinte fino ai quarti: Lucia Valerio nel 1933, Laura Golarsa nel 1989, Silvia Farina nel 2003, Francesca Schiavone nel 2009 e Camila Giorgi nel 2018). “Eccezionale vincere una partita in questo campo, sono talmente contenta che non so cosa dire: è un sogno andare in semifinale, quando ero bambina vedevo queste partite così importanti da casa e ora è davvero strano arrivarci”. Così la tennista, nell'intervista di fine partita.

Jasmine Paolini esulta in un momento della semifinale di Wimbledon contro la croata Donna Vekic

HENRY NICHOLLS/Getty Images

Jasmine Paolini nel match contro Emma Navarro a Wimbledon 2024

Sean M. Haffey/Getty Images

Ai quarti la vittoria a tavolino contro Madison Keys

pomeriggio di domenica 7 luglio ha infatti avuto la meglio della statunitense Madison Keys, costretta al ritiro al terzo set per infortunio (sul punteggio di 5-5: dopo il 6-3 del primo set, l'azzurra ha perso al tie break il secondo set).

Una qualificazione che, seppur arrivata a tavolino in piena parità, ha però dimostrato pienamente la splendida forma e la grinta febbrile di Jasmine che, come in ogni match che la vede protagonista, ha regalato dei colpi da autentica fuoriclasse. Ai centimetri della Keys, lei ha risposto con quella consueta foga agonistica che, coniugata alla sua eccellente tecnica, riesce a spingerla sempre oltre i propri limiti.

Jasmine Paolini durante il match contro Madison Keys al Torneo di Wimbledon 2024

Francois Nel/Getty Images

Protagonista anche nel doppio con Sara Errani: le due saranno a Parigi 2024

Dopo aver agilmente sconfitto la spagnola Sara Sorribes Tormo, la belga Grett Minne e la canadese Bianca Andrescu (rispettivamente al 1°, 2° e 3° turno), Jasmine Paolini entra ora nella fase calda del terzo slam dell'anno, dimostrando al mondo intero di essere protagonista anche sull'erba. La vittoria contro Madison Keys l'ha proiettata ai quarti di finale: ora non le resta che scoprire chi sarà la sua sfidante, contro la quale giocherà martedì 9 luglio. Già domani però - lunedì 8 luglio - sarà nuovamente in campo per disputare gli ottavi di finale nel doppio: al fianco di Sara Errani, la Paolini affronterà le americane Coco Gauff e Jessica Pegula.

Le due azzurre saranno insieme anche alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024, come la stessa Jasmine aveva annunciato lo scorso 14 giugno sul proprio profilo Instagram: “Giocherò singolare e doppio (con Sara Errani ofc! ) alle Olimpiadi! È fantastico far parte di un'altra Olimpiade e giocare per l'Italia. Tokyo è stata fantastica!”. Parole che accompagnano una serie di scatti che la vedono con la maglia azzurra e anche in una foto con Sara Errani.

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Da Bagni di Lucca con ardore: più forte di tutti coloro che la ritenevano “troppo bassa”

Dopo l'exploit al Roland Garros prima e a Wimbledon poi, per Jasmine Paolini il 2024 è a tutti gli effetti un anno magico: dopo l’approdo agli ottavi di finale dell’Australian Open, a febbraio ha alzato il trofeo del Wta 1000 di Dubai (terza italiana di sempre dopo Flavia Pennetta - alla quale si ispira - e Camila Giorgi) dopo aver sconfitto in finale - ironia del caso - Anna Kalinskaya, la fidanzata di Jannik Sinner. Ma per capire davvero cosa significano per lei questi successi personali, dobbiamo conoscere la sua storia.

Jasmine Paolini a Dubai con il trofeo dopo aver battuto in finale Anna Kalinskaya

Anadolu/Getty Images

Jasmine Paolini è nata il 4 gennaio 1996 da papà italiano, Ugo, e da madre polacca, Jacqueline, che ha origini per metà ghanesi. Cresciuta tra Łódź (città d'origine della mamma dove andava spesso, e dove ha imparato il polacco) e Bagni di Lucca, dove il padre gestiva un bar, la piccola Jasmine si è avvicinata al tennis grazie al padre e soprattutto allo zio Adriano: è stato quest'ultimo a portarla la prima volta sui campi del Tc Mirafiume di Bagni di Lucca. A 15 anni compiuti, Jasmine entrando a far parte del college federale di Tirrenia, ha capito che avrebbe voluto trasformare la sua passione in una carriera professionistica nonostante i tanti dubbi iniziali dovuti alla sua altezza di 163 cm. “È troppo bassa per fare tennis”, le ripetevano. Ma lei non si è mai lasciata scoraggiare, puntando ad allenamenti specifici che la rendessero esplosiva sulle gambe.

Oltre a una grande tecnica basata sulla precisione, Jasmine Paolini ha infatti un'agilità, una rapidità e una potenza che le permettono di sopperire a quella mancanza di centimetri: «L’altezza non è un deficit enorme – ha dichiarato in un'intervista nel 2018 – e nei tornei ci sono anche alcune giocatrici non troppo alte. Come ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro. L’unica domanda che mi faccio è come servirei se fossi più alta. Forse servirei un po’ meglio... ma magari sarei meno agile».

Alex Grimm/Getty Images

Un'ascesa inarrestabile

A 19 anni, la Paolini ha esordito tra le big alle qualificazioni degli Internazionali di Roma, mentre nel 2017 è arrivata la prima partecipazione alle qualificazioni di uno Slam e la prima convocazione in azzurro (per un doppio insieme a Martina Trevisan). La svolta è arrivata grazie alla collaborazione con Renzo Furlan, tecnico che all’inizio – per impegni già presi con la nazionale Serba – la seguiva part-time. Ma non appena - nel 2023 - si è dedicato totalmente a lei, i risultati si sono visti: "Sono fiera di aver creduto in questo rapporto nonostante alcuni momenti non facili – ha dichiarato un anno fa Jasmine Paolini – Il fatto che lui abbia iniziato a seguirmi in pianta stabile sia negli allenamenti che nei tornei per me ha rappresentato una svolta, poichè siamo riusciti a dare continuità al lavoro".

Nel 2019, grazie alla finale del torneo ITF di Tokyo, la Paolini è entrata nella top 100, mentre nel 2021 a Portorose (Slovenia) ha conquistato il suo primo titolo battendo in finale la statunitense Alison Riske-Amritraj. Nel 2022 a Indian Wells ha sconfitto Sabalenka (allora n.3 del mondo e oggi bicampionessa dell’Australian Open) mentre nella primavera 20203, con le finali raggiunte ai Wta 125 di Firenze e Makarska, ha scalato la classifica arrivando tra le prime 50 della classifica mondiale. Un'escalation fatta di cuore, fatica e abnegazione che ora l'ha portata nelle top 10.

Jasmine Paolini

Franco Arland/Getty Images

Riservata, per lei il tennis prima di tutto

Una concentrazione che appare evidente anche dal suo profilo Instagram, pressoché (quasi) totalmente dominato dal tennis e da fotografie che la vedono in azione con la racchetta o in momenti di felicità per le vittorie appena conquistate. Per questo motivo della sua vita privata non si sa nulla. Pare però che le piaccia la musica di Jovanotti e Ligabue, e che le piace stare in compagnia di William, suo fratello più piccolo: anche lui è un tennista. Sicuramente, si alleneranno insieme. Con gli stessi sogni.