Che delusione A Family Affair con Zac Efron e Nicole Kidman

Il nuovo film di Netflix sulla differenza d'età tra una star di Hollywood e una scrittrice 50enne non convince fino in fondo. Ed è un peccato
Che delusione A Family Affair con Zac Efron e Nicole Kidman

Conosciamo Netflix da abbastanza tempo da sapere che non sempre la classifica dei titoli più visti che la piattaforma sponsorizza corrisponde a quelli più belli, eppure A Family Affair sembrava diverso. A leggere la trama e, soprattutto, a vedere gli interpreti coinvolti, eravamo certi che sarebbe potuta essere una commedia leggera e prettamente estiva sulla falsa riga di The idea of you, il film di Prime con Anne Hathaway e Nicholas Galitzine che ha rappresentato non solo l'amore tra una star e una persona comune come in Notting Hill, ma anche un'importante differenza d'età tra le parti coinvolte. Anche A Family Affair gioca su questi due assi portanti ma, purtroppo per lui, con risultati molto diversi: più mesti e banali. La trama è molto semplice: una star di Hollywood muscolosissima e capricciosissima interpretata da Zac Efron si diverte a rendere la vita impossibile alla sua povera assistente ventiquattrenne interpretata da Joey King, che due anni prima aveva accettato di lavorare con lui con la promessa di diventare la sua produttrice. L'ennesimo colpo di testa di lui porta la ragazza, che nella finzione scenica si chiama Zara, a licenziarsi e a riprendere in mano la sua vita: il divo capisce di aver sbagliato e va a casa di Zara per convincerla a tornare.

È lì, però, che incontra e famigliarizza con Brooke, la mamma scrittrice di Zara interpretata da Nicole Kidman: il tempo di un bicchiere di liquore e i due finiscono a letto giusto un attimo prima che la ragazza li trovi insieme e si scandalizzi quanto basta. Ora: tralasciando la rapidità con la quale l'innesto principale del film viene mostrato, la cosa che più dispiace è vedere una certa sbrigatività non solo nell'azione ma proprio nella scrittura. A Family Affair si adagia, infatti, su una sceneggiatura immatura che chiede allo spettatore uno sforzo abnorme per considerare quello che succede sulla scena come credibile. La differenza con The Idea of You sta tutta qui: mentre il film di Prime si è sforzato di giocare sulla verosimiglianza - per quanto possa essere verosimile che una donna che accompagna sua figlia a un festival musicale scambi la roulotte di una star per un bagno pubblico -, A Family Affair gioca sul piano dell'irrealtà e, se possiamo dirlo, anche dello stereotipo.

L'altra cosa a non funzionare è soprattutto la mancata sinergia tra Nicole Kidman e Zac Efron, che avevano già lavorato insieme ai tempi di The Paperboy. Ci piacerebbe dire che basti il tema - quello della differenza d'età che viene stupidamente stigmatizzata ancora oggi - per garantire la solidità di un prodotto, ma non è così. Un film per funzionare ha bisogno non solo di una sceneggiatura abbastanza solida da reggere l'intera struttura ma, soprattutto, di un cuore e di un calore che purtroppo A Family Affair non ha dimostrato di possedere. Tutto è troppo veloce, inverosimile, forzato e stereotipato per essere preso sul serio: va bene che siamo in estate e guardiamo una commedia, ma perché dobbiamo accontentarci di un prodotto non all'altezza quando l'America ha fatto delle commedie il suo cavallo di battaglia? Il film diretto da Richard LaGravenese, quello che ha scritto La leggenda del re pescatore, purtroppo non ci ha convinto. Ed è un peccato perché, con un cast del genere e con i mezzi messi a disposizione da Netflix, il film sarebbe potuto diventare una piacevole sorpresa.