Vanity Fair è nato nel 2003, più o meno quando è iniziata la carriera mediatica di Costantino della Gherardesca, il conduttore di Pechino Express, arrivato sul palco del Vanity Fair Stories, al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano: «Ma nel 2003 avevo i capelli più lunghi, più neri ed ero più grasso. Quello che posso dire è che oggi sono forse peggiore di allora: mi sento più ignorante, con il tempo mi rendo conto di quanto io non sappia nulla».
L'intervento di Costantino della Gherardesca oscilla tra ironia, citazioni colte e argomenti importanti, come quello delle adozioni: « L'adozione è un tabù ed è difficile anche per le coppie eterosessuali adottare i bambini: la moglie di Piero Fassino, Anna Maria Serafini, ha fatto una battaglia enorme per le adozioni da parte di chiunque».
Parla della sua possibile paternità: «Io ho pensato di essere padre, ma ora non è più tempo: dovrei essere più giovane», poi cita filosofi e storici: «Anche se per per me tutto è cultura. Anche Friends lo è, nonostante io adorassi Baywatch», per passare a questioni legate alla Biologia, alla Tv educativa, al futuro e al passato, in un continuo esercizio di stile.
In alto, il video dell'intervista completa.
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L’evento è reso possibile anche grazie al supporto di:
Main Partner: Škoda
Event Supporter: Nuvenia; Stand Up contro le molestie nei luoghi pubblici di L’Oréal Paris
Iniziative Speciali: Bosch; Cenacolo Artom; Dove; Pandora; Select Aperitivo; Think Milk, Taste Europe, Be Smart!
Beauty Partner: Max Factor
Hair: Franco Curletto
Media Partner: RTL 102.5; Urban Vision
Si ringraziano: Lux Vide; Rai Cinema; Santa Margherita; Tommy Hilfiger; Universal Pictures International Italy; Unoaerre; Vision Distribution; Poltrona Frau