Levante, sul palco del Vanity Fair Stories, si commuove ricordando Tiziana Cantone

La cantante sale sul palco del Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano e commuove il pubblico, parlando di sé, di sua figlia Alma Futura e della donna morta dopo essere stata vittima del revenge porn

Eccola Levante, è tornata. Con i capelli lunghi, di nuovo mora (dopo la fase blorange), si ripresenta sul palco del Vanity Fair Stories, con una forte carica di emozione.

Il suo intervento arriva subito al cuore, dritto dritto: ��Questa mattina sono andata a manifestare in questa giornata contro la violenza sulle donne e ho portato pure Alma, mia figlia. Sono molti anni che mi impegno per sostenere i diritti delle donne e quando succedono cose gravi come quelle accadute quest'anno bisogna tornare in piazza».

Levante è sempre lei, capace di parlare di grandi temi, capace di raccontarsi, anche se non è semplice farlo: «Purtroppo ho vissuto la depressione post partum. Non l'ho riconosciuta subito e quando mi sono resa conto che non volevo più vivere, sono stata costretta ad affrontare seriamente quello che mi stava accadendo. Questa depressione mi stava affossando e mi stava rovinando un bellissimo momento, quello di avere Alma al mio fianco. Adesso, finalmente, sto bene: sono riuscita a riprendermi tutto, il corpo e la testa».

E quella canzone Vivo è una sua preghiera:

«Ho il destino stanco
Forse ho corso tanto
Ho voglia di prendere tutto il possibile
Non voglio perdermi niente di me
Ho voglia di credere "nulla è impossibile"
Vorrei provarci per tutta la vita che…»

E Opera Futura è un inno per la sua bimba, Alma Futura:

«Ma era davvero l'amore a farmi così male?
O forse ho solo fatto un tonfo prima di volare?
Prima di volere fare un viaggio interstellare
Scoprire che nel futuro non c'è mai dolore
Che la speranza era un salto che sapevo fare
E ho dato un nome al mio coraggio pieno di paure
E adesso so cantare
Alma
Alma».

Levante è tornata la ragazza di Manuale distruzione, un po' rabbiosa, forse critica, ma pacificata con se stessa: «Sono felice, è un momento pieno ed è appena finito un bellissimo tour, che mi ha portata anche all'Arena di Verona, un'esperienza strepitosa».

È capace di emozionarsi: le si rompe la voce quando parla delle donne che non ce l'hanno fatta, quando parla di Tiziana Cantone, che non è stata vittima di femminicidio, «ma in fondo lo è stata, perché si è tolta la vita per la vergogna, per quei video che giravano, per quelle voci che non le hanno fatto reggere il peso: si è uccisa, costretta da una società patriarcale e maschilista».

Ma quando parla degli altri, parla anche di sé: «Anche io mi sono ritrovata in situazioni difficilissime e ho dovuto chiedere aiuto. A me, alla fine, è andato tutto bene, ma non posso non immedesimarmi in tutte queste ragazze che non ce l'hanno fatta, ultima Giulia, che cercava di salvare l'altro e invece non è riuscita a salvare se stessa».

La voce si rompe, ma si riprende per cantare Vivo, Tikibombom, Leggera e Gesù Cristo sono io.

E si chiude così la prima serata del Vanity Fair Stories, il grande evento di Vanity Fair, che quest'anno, per le elebrazioni del ventesimo compleanno del magazine, ha un palinsesto ancor più ricco di performance, sorprese e novità, tra cui la preziosa collaborazione con Avis Milano per donare il sangue o avere informazioni sulle donazioni.

Nel video in alto l'intervista completa.

Per seguire in diretta Vanity Fair Stories clicca qui

Tutti gli aggiornamenti in diretta dall'evento live più importante di Vanity Fair

L’evento è reso possibile anche grazie al supporto di:

Main Partner: Škoda
Event Supporter: Nuvenia; Stand Up contro le molestie nei luoghi pubblici di L’Oréal Paris
Iniziative Speciali: Bosch; Cenacolo Artom; Dove; Pandora; Select Aperitivo; Think Milk, Taste Europe, Be Smart!
Beauty Partner: Max Factor
Hair: Franco Curletto
Media Partner: RTL 102.5; Urban Vision
Si ringraziano: Lux Vide; Rai Cinema; Santa Margherita; Tommy Hilfiger; Universal Pictures International Italy; Unoaerre; Vision Distribution; Poltrona Frau