Elezioni in Francia, chi è Jordan Bardella, la rockstar dell'estrema destra francese

Domenica 7 luglio si svolgerà il secondo turno delle elezioni legislative in Francia: ritratto dell'acclamato candidato premier del Rassemblement National di Marine Le Pen
Jordan Bardella candidato premier del Rassemblement National
Jordan Bardella, candidato premier del Rassemblement NationalSTEPHANE DE SAKUTIN/Getty Images

«Se mi darete la fiducia sarò il primo ministro di tutti i francesi». Così Jordan Bardella, la rockstar dell'estrema destra francese, nonché il candidato premier del Rassemblement National di Marine Le Pen, ha commentato l'esito del primo turno delle elezioni che hanno segnato la vittoria del partito di estrema destra. «Sarò un premier della convivenza, rispettoso della Costituzione e della funzione del Presidente della Repubblica ma intransigente sulla politica che attueremo». Il partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella alleato con Eric Ciotti, il presidente dei Repubblicani, di destra, è stato il più votato: il 33,15 per cento dei voti, il voto di circa 12 milioni di francesi. Rassemblement National, da solo, ha preso il 29,25 per cento. Il secondo turno sarà domenica 7 luglio, giorno in cui si deciderà la composizione dei 577 seggi del parlamento, per formare un governo ne serviranno almeno la metà: 289 seggi.

Jordan BardellaSTEPHANE DE SAKUTIN/Getty Images

Bardella vuole la poltrona da premier e sa come dirlo (e forse anche come prendersela). Lo sa bene l'oltre milione di follower che lo segue sui social ogni giorno, lo sanno bene le persone che lo seguono ai suoi comizi gridandogli “ti amo”, scoppiando anche in lacrime, all'occorrenza, seguendolo come si fa con gli idoli negli stadi e nelle discoteche. Sì, qualche comizio il candidato premier di Marine Le Pen lo ha organizzato anche in discoteca con tanto di canzoni di rapper marsigliesi in apertura. Ventotto anni, origine italiane come racconta il cognome, un bisnonno algerino, Bardella è nato nella periferia di Parigi ed è cresciuto in mezzo alla politica. Gli inizi a sedici anni, quando come volontario all'interno del partito di Marine Le Pen andava in giro per Parigi ad affiggere i manifesti della campagna elettorale della Le Pen. Era il 2012 e vinse al secondo turno Francois Hollande. Da quel momento la carriera politica di Bardella ha iniziato la sua corsa, un passo dopo l'altro: nel 2016 divenne consigliere regionale dell’Île-de-France e nel 2017 portavoce del partito e direttore nazionale di Génération Nation, la sezione giovanile del Front National. Il salto arriva nel 2019 quando viene eletto al parlamento europeo per arrivare due anni fa, nel 2022, presidente di Rassemblement National.

Jordan BardellaChesnot/Getty Images

Con lui è iniziata la fase di «normalizzazione» (quella meglio definita la dédiabolisation) del partito di estrema destra, qualcosa che somiglia molto al percorso intrapreso anche dall'estrema destra italiana. Comunicazione attiva sui social, un sorriso che accoglie e rassicura, linguaggio pop, strette di mano, selfie, Bardella, come ha scritto Politico «è il testimonial perfetto per il rebranding del partito» e il suo tema forte è l'immigrazione, tra i più sentiti dalla popolazione francese. In uno dei suoi ultimi post sui social Bardella, sorriso bene in vista, sfoglia le riviste che lo hanno messo in prima pagina descrivendolo come «Il mistificatore», «La Repubblica sotto assedio», «Un voto contro natura», Bardella legge i titoli e commenta: «I giornalisti sono preoccupati». Il suo motto? «Capitano, oh capitano, abbiamo bisogno che tu ci guidi», così recita la colonna sonora del suo post elettorale su TikTok.