Festival di Venezia 2024: a Sigourney Weaver il Leone d'Oro alla carriera

Sarà l'attrice di classici intramontabili come Alien, Ghostbusters e Gorilla nella nebbia a ricevere il riconoscimento più prestigioso della Mostra numero 81
Festival di Venezia 2024 a Sigourney Weaver il Leone d'Oro alla carriera

Era da tempo che speravamo che il talento di Sigourney Weaver, una delle attrici più versatili del cinema hollywoodiano, fosse riconosciuto dai festival internazionali, ed è una gradita sorpresa che a tributarla sarà proprio la Mostra del Cinema di Venezia, che per la sua 81esima edizione la insignerà del Leone d'Oro alla carriera. «Sono davvero onorata di ricevere il Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia – ha dichiarato Sigourney Weaver nell'accettare la proposta –. Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film».

Marc Piasecki/Getty Images

A proporre il Leone d'Oro all'attrice di classici intramontabili come Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar e Il maestro giardiniere al Cda della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco è stato il Direttore della Mostra Alberto Barbera. «Ha poche rivali un’attrice del calibro di Sigourney Weaver. Forte di un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni '80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d'azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso. Non contenta di aver aperto la strada a numerose altre epigone, l’attrice ha proseguito nella ricerca incessante di una propria identità costantemente rimessa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal film di genere alla commedia, dal cinema d’autore a quello per bambini, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero voluta confinata all’icona vittoriosa del periodo reaganiano».

Sigourney Weaver ai Golden Globe 2023Amy Sussman/Getty Images

«Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica. Dotata di un grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma senza fragilità, ha imposto un’immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciar trapelare, con sfumature sempre diverse, una sensibilità femminile di intenso magnetismo. Il Leone d’Oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti fra il cinema d’autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa», ha detto con un certo orgoglio Barbera. Il programma completo della Mostra di quest'anno verrà annunciato il 23 luglio.