La sera che vedemmo Cristiano Ronaldo piangere, scusarsi e vincere ancora

Il Portogallo è andato ai quarti di finale di Euro 2024 battendo ai rigori una Slovenia encomiabile. Durante i supplementari CR7 ha sbagliato un calcio di rigore ed è stato consolato dai compagni di squadra
Cristiano Ronaldo
Cristiano RonaldoJustin Setterfield/Getty Images

E venne il giorno in cui tutti vedemmo Cristiano Ronaldo piangere, dopo aver sbagliato un rigore, scusarsi, dopo averne segnato uno, e infine vincere ancora. Questo è successo nella notte degli ottavi di finale a Euro 2024 che vedevano di fronte Slovenia e Portogallo che andrà a giocare i quarti contro la Francia che ha battuto il Belgio grazie a un autogol.

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Non che non avessimo mai visto Ronaldo piangere, in particolare agli Europei di calcio. Aveva pianto lacrime amare vent'anni fa nella finale europea persa contro la Grecia nel 2004. Vent'anni fa CR7 non aveva vent'anni e quelle lacrime erano molto diverse, figlie di una sconfitta alla prima grande vetrina internazionale con la sua nazionale per un giocatore già allora fenomenale.

Ancora lacrime, per un infortunio, all'Europeo che il Portogallo ha vinto. Era il 2016. Indimenticabile un Ronaldo ormai adulto che da bordocampo incitava i compagni in finale. L'opposto è successo questa volta con tutti i compagni di quadra a circondare un inconsolabile CR7 che non smetteva di piangere nell'intervallo fra i due tempi supplementari. Quel rigore poteva risolvere la partita, regalare la vittoria al Portogallo prima di arrivare ai rigori che gliela hanno data comunque.

E ovviamente Rolando è andato a battere anche il nuovo rigore. Questa volta lo ha messo a segno e si è girato verso gli spalti facendo un gesto di scuse nei confronti dei tifosi portoghesi. Da qui in poi l'eroe è diventato Diogo Costa, il portiere lusitano, che ha parato tre rigori ai giocatori sloveni, mentre tre portoghesi sono andati a segno.

Sembra piangere sempre un po' di rabbia Cristiano, come se gli risultasse impossibile accettare di essere fallibile come gli altri. Questa volta però sembrano lacrime più amare e più vere, lacrime di un campione 39enne certamente alla fine della carriera che non riesce a portare la sua squadra in vantaggio, un vantaggio che significherebbe qualificazione ai quarti. Sembrava quasi che Ronaldo si sentisse umano e non extraterrestre, anche un po' umiliato dall'errore in mondovisione e, aggiungiamo noi, dal pensiero di non aver fatto una gran partita, di non essere più perno della squadra e soluzione di ogni problema. L'ultimo ballo di CR7 non è finito, ma certo è accompagnato da lacrime che, per una volta, lo fanno sembrare meno robot del solito.