Successo sul lavoro: quanto conta la «sexyness»?

Attrattiva fisica, carisma, fiducia in sé stessi e presenza scenica: quanto conta questo mix di caratteristiche per fare carriera?
Successo sul lavoro
Pekic

È indubbio che ci siano persone con una forte «sexyness» professionale e che permette loro di avere successo sul lavoro: non mi riferisco all'attrattiva fisica, ma a una gamma ben più ampia di qualità, carisma, fiducia in sé stessi, presenza scenica e communication impact. Quanto conta questo mix di caratteristiche per fare carriera? In un mondo lavorativo sempre più competitivo, può essere un elemento determinante, ma non necessariamente nel modo in cui molti potrebbero pensare: la bellezza e il look c’entrano poco.

Il carisma è spesso citato come una delle qualità principali dei leader di successo. Una persona carismatica attira l'attenzione, ispira fiducia e può motivare gli altri. Questo tipo di sexyness non ha nulla a che vedere con l'aspetto fisico, ma piuttosto con la capacità di far sentire le persone a proprio agio e di trasmettere sicurezza professionale. Gli studi psicologici dimostrano che i leader carismatici hanno maggiori probabilità di ottenere promozioni e riconoscimenti rispetto ai loro colleghi, magari parimenti bravi, ma meno carismatici.

La fiducia in sé stessi è contagiosa: chi dimostra di credere nelle proprie capacità tende a essere percepito come più competente, creando un ciclo virtuoso che alimenta il successo professionale.
Una parte essenziale della sexyness è la capacità di comunicare efficacemente, avere un forte «communication impact».

Nei miei coaching, lo valuto secondo sette assi diversi (dalla gestualità e postura mimica allo standing e all’eyecatching, ecc.): avere uno score alto nell’assessment del communication impact significa essere in grado di esprimere le proprie idee chiaramente e con passione, il che può fare la differenza in molte situazioni professionali. Una presentazione ben fatta può catturare l'attenzione di un pubblico, influenzare decisioni aziendali e consolidare la posizione di chi parla come leader di pensiero. Non è un caso che molti executive e imprenditori di successo investano tempo e risorse nello sviluppo del proprio communication impact. La comunicazione efficace può trasformare una semplice idea in una visione condivisa, capace di mobilitare persone e risorse verso un obiettivo comune.

Veniamo a un tema delicato, quello dell’aspetto fisico, in cui la fisicità che abbiamo ereditato col nostro DNA è senz’altro un dato di realtà di partenza. Al di là della nostra corporeità, l’essere curati e presentabili può certamente influire sulle prime impressioni soprattutto in alcuni settori,
come la moda, dove l'immagine esteriore è particolarmente rilevante. Tuttavia, è fondamentale
sottolineare che l'aspetto fisico da solo non è affatto sufficiente, anzi. È la combinazione di aspetto, carisma e competenze che crea un impatto duraturo. E anche, cosa molto importante, il grado di accettazione di sé stessi: volersi bene, coccolarsi, amare i propri pregi ma anche i propri difetti è fondamentale, e nelle interazioni personali e professionali si vede eccome quando uno si ama, senza strafare narcisisticamente. Ci sono persone belle che non si amano, e si vede: sono «i belli che non ballano», neppure al lavoro.

In definitiva, ciò che rende davvero «sexy» una persona in ambito professionale è l'autenticità. Essere autentici significa essere fedeli a sé stessi, ai propri valori e alle proprie convinzioni. Questa autenticità traspare nel modo in cui si interagisce con gli altri, creando connessioni genuine e durature. Le persone autentiche sono spesso viste come più affidabili e degne di rispetto, caratteristiche essenziali per costruire una carriera di successo. Alla fine, il vero successo professionale deriva da una combinazione equilibrata di tutti i fattori che abbiamo visto, uniti alla capacità di rimanere fedeli a sé stessi in ogni situazione. La vera sexyness, in ambito lavorativo, è essere capaci di ispirare e guidare gli altri rimanendo sempre autentici, senza indossare maschere inutili, che sanno di terribilmente posticcio e costruito dopo il primo impatto iniziale, dando l’idea di un remake di Sotto il vestito niente.

*Roberto D’Incau, Founder Lang&Partners-Younique Human Solutions