Taglio delle tasse per gli studenti di Statale, Bicocca e Bocconi: quanto costa a una famiglia far studiare i figli?

Aumentano agevolazioni e borse di studio. Questo è sufficiente? L'istruzione è una delle spese maggiori per le famiglie e spesso alle spese per i corsi universitari si aggiungono quelle per l'alloggio
Università
Università

Per un terzo delle famiglie italiane la spesa per i figli rappresenta tra il 40% e il 70% del bilancio familiare secondo il Report FragilItalia, Il costo dei figli, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos. In testa alla classifica delle voci che indicono di più ci sono abbigliamento (63%), testi e libri scolastici (51%), scarpe, borse e accessori e attività sportiva (48%), pasti fuori casa (46%), seguite da materiale scolastico, spese mediche, svago e mobilità (45%).

Il 41% indica le spese per rette scolastiche, asilo e università fra quelle principali. Il diritto allo studio non sempre è garantito e per aiutare studenti e famiglie le università milanesi, Bocconi, Statale e Bicocca, tagliano le tasse. Hanno rimodulato anche le modalità di accesso alle borse di studio per il prossimo anno accademico. In Bicocca è stata innalzata la no tax area fino a 27 mila euro. Circa il 43% degli studenti sarà completamente esentato. Alla Statale la no tax area arriva a 30 mila euro con 27mila studenti esonerati. In Bocconi le agevolazioni cominceranno a essere calibrate sulle condizioni economiche delle famiglie.

L'Università di Siena ha confermato l'esenzione per Isee fino a 23mila euro. Riduzione del 20% per merito e sostegno a studenti in difficoltà. La ministra dell'università Anna Maria Bernini ha detto che il 40% delle studentesse e degli studenti universitari italiani è esonerato dalle tasse universitarie. «Quest'anno abbiamo stanziato una cifra record per le borse di studio: 850milioni. Il diritto allo studio è un percorso e noi stiamo lavorando ogni giorno per far in modo che i capaci e i meritevoli abbiano tutti gli strumenti necessari per seguire i propri sogni e ambizioni».

La tassazione universitaria italiana è ancora più alta rispetto agli altri Stati europei. L'Unione degli universitari ha presentato una ricerca sulle tasse elaborato incrociando le banche dati del ministero dell'Università, del sistema informativo Siope Bankitalia, che registra gli incassi degli enti pubblici, e i bilanci preventivi degli atenei per il 2024. Secondo la ricerca uno studente italiano arriva a pagare in media fino a mille euro all'anno per gli atenei pubblici. In Germania, per esempio, ci sono solo contributi semestrali tra 100 e 350 euro, che includono anche i trasporti pubblici. In Spagna, i costi variano molto, con una triennale che può costare tra 150 e 3.500 euro all'anno e un master tra 300 e 3.500 euro, a seconda dei crediti. In Svezia, Danimarca e Finlandia, laurea e master sono gratuiti. Le tasse possono arrivare fino a 9.250 sterline in Inghilterra. Nei Paesi Bassi, riporta l'Agi, infine, le tasse vanno da 700 a 2.100 euro all'anno.

Al problema delle rette si aggiunge quello del costo degli alloggi, introvabili e sempre più cari.