Bollette della luce, il mercato tutelato finisce il 30 giugno: cosa cambia? come si risparmia?

Maggior tutela, tutele graduali, mercato libero. La cosa più difficile è capire come si possa spendere meno per le bollette della luce dopo la scelta già fatta per il gas a gennaio
Bollette della luce il mercato tutelato finisce il 30 giugno cosa cambia come si risparmia
Oscar Martín

Dal primo luglio scatta il mercato libero dell’energia: dopo quelle del gas cambiano le bollette della luce. Non c'è una scelta unica e non è obbligatorio passare a un nuovo operatore, chi non lo fa rientra nel servizio a tutele graduali, meccanismo temporaneo che scade nel 2027. Entro il 30 giugno anche chi è passato al mercato libero può rientrare nel tutelato e quindi passare alle tutele graduali. Ecco come.

Cosa succede dal primo luglio per l'energia elettrica

Il primo luglio finirà il mercato tutelato dell'energia elettrica. Gli utenti domestici - esclusi quelli vulnerabili - che a quella data non avranno scelto un operatore del mercato libero, saranno spostati in automatico al servizio di tutela graduale. In sostanza, riceveranno la corrente dall'operatore che si è aggiudicato la fornitura per la loro zona in un'asta pubblica, con una tariffa in parte fissata da Arera e in parte dall'operatore stesso. I risultati delle aste sono stati pubblicati sul sito dell’ARERA. Quindi, tutti i clienti che non scelgono volontariamente un altro fornitore e non sono considerati vulnerabili vengono automaticamente serviti dal fornitore che ha vinto l'asta nella loro zona.

I clienti domestici non vulnerabili che sono attualmente nel mercato libero hanno il diritto di chiedere il rientro nel servizio di Maggior Tutela fino al 30 giugno 2024. Saranno trasferiti al servizio a tutele graduali dal primo luglio.

Per sapere come fare c’è un motore di ricerca sul sito dell’Arera per trovare in modo facile e veloce, inserendo il nome del Comune, il fornitore a cui richiedere il rientro. Lo stesso servizio informazioni viene svolto anche telefonicamente, con il numero verde gratuito dello Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente di Arera: 800 166 654.

Clienti vulnerabili

Comprendono tutti quelli che sono in una situazione di vulnerabilità economica, per esempio quanti ricevono un bonus. Ci sono anche le persone che hanno più di 75 anni che hanno diritto a mantenere le condizioni economiche di tutela. Se non fanno niente restano nelle stesse condizioni regolate dove erano prima. Ha diritto a queste tutele anche chi è un soggetto con disabilità ai sensi della legge 104/92, chi abita nelle abitazioni di emergenza a seguito di eventi calamitosi, chi sta su piccole isole non interconnesse perché non ha un mercato a cui fare riferimento. Viene considerato vulnerabile anche chi si trova in gravi condizioni di salute che richiedono l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall'energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni.

Si paga meno con il servizio di Tutela Graduale?

L'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha stimato che la spesa per l'elettricità nel 2024 per i clienti del mercato libero è di circa 38 centesimi di euro al kilowattora, mentre per i clienti del servizio di maggior tutela è sui 33 centesimi di euro al kilowattora. Questo perché l'andamento dei prezzi della tutela ha visto una diminuzione nella seconda parte dell'anno. Infatti, se nel primo semestre del 2023 la convenienza maggiore si riscontrava nel mercato libero, negli ultimi sei mesi dello stesso anno il mercato tutelato è sceso a prezzi decisamente inferiori.

Come passare al mercato libero

C’è tempo fino al 30 giugno. Ma diverse associazioni di consumatori consigliano di non aspettare fino all’ultimo momento, in quanto il rientro nel servizio a maggior tutela è a tutti gli effetti un cambio di contratto, che può richiedere dalle tre settimane ai due mesi di tempo. Come già anticipato passare al mercato libero non richiede assolutamente interventi tecnici o tasse da pagare e, anzi, tutte le pratiche per il passaggio vengono sbrigate dal nuovo fornitore, incluso avvisare il precedente gestore del nuovo contratto. La prima cosa da fare è controllare nella propria bolletta in che tipo di mercato l’utente si trova.

Servono le informazioni anagrafiche: nome, cognome, data di nascita, luogo di nascita, codice fiscale, estremi del documento di riconoscimento. Si devono inserire anche i dati catastali dell’immobile: tipo unità catastale; foglio, particella e subalterno. Se si tratta di edilizia popolare si deve anche fornire la data e il numero di protocollo indicati nella determina dirigenziale.

Per chi deve uscire dal mercato libero, il Servizio elettrico nazionale mette a disposizione un modulo che è possibile scaricare dal sito. Va compilato e deve essere allegata copia di un documento di riconoscimento. Non ci sono costi extra oltre al deposito cauzionale.