Vanity Fair Stories 2023, i fratelli D'innocenzo: «È il momento di liberarsi del maschio alfa»

I registi ospiti del nostro Festival hanno raccontato come scelgono le storie da raccontare, l'infanzia difficile e la tossicità del maschio che dovremmo tutti dimenticare

«Credo che tutti noi abbiamo due livelli di lettura, tutto quello che ha a che fare con i conflitti riguarda la biforcazione», parola di Fabio e Damiano, ossia i fratelli D'innocenzo. I due registi, ora al lavoro sulla nuova serie tv Sky Dostoevskij con Filippo Timi, hanno riflettuto su come si scelgono le storie da raccontare, l'infanzia difficile e la tossicità del maschio che dovremmo tutti dimenticare.

Come si scrive a quattro mani? «Prima ne parliamo insieme, poi ci dividiamo, ognuno scrive la propria scena, le leggiamo, le recitiamo un pochino. E poi amalgamiamo il tutto, cerchiamo uno sposalizio», hanno raccontato. E ancora: «Da piccoli abbiamo fatto anche a cazzotti, per me rappresentavano i più generosi degli abbracci. Venivamo da un contesto economico difficile, abbiamo attraversato giorni bui, e averli divisi con mio fratello oggi mi rende più piacevole ricordare anche i cazzotti».

Sull'essere autodidatti: «Abbiamo guardato tutta la tv generalista. Noi cambiavamo spesso casa perché venivamo sfrattati e in ogni casa trovavamo dei libri, e ce li portavamo in ogni altra casa. Ma le letture per me più d'ispirazione sono stati mio padre e mia madre». E poi la liberazione dal maschio alfa: «Noi siamo nati nell'88 con un immaginario in cui il maschio doveva avere una bella macchina, la donna trofeo, e questo condiziona. La televisione è sempre stata di sottofondo da piccoli, e noi ci sentivamo fuori luogo e fuori posto rispetto a quello che vedevamo. Credo che ora sia il momento, lo è da troppo ormai, è il momento di ripensare al maschile, togliendo tutte quelle sovrastrutture che non vanno bene, liberandoci della tossicità».

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Dopo il successo delle edizioni precedenti, Vanity Fair Stories, il più grande evento di Vanity Fair, torna sabato 25 e domenica 26 novembre al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano (via Larga 14) con un cast e un palinsesto mai stato così ricco di performance, sorprese e novità e lancia una collaborazione con Avis Milano per donare il sangue o avere informazioni sulle donazioni.

Si tratta del terzo e ultimo atto delle celebrazioni del ventesimo compleanno del magazine e di un momento di riflessione sul futuro che ci aspetta.

L’evento è reso possibile anche grazie al supporto di:

Main Partner: Škoda
Event Supporter: Nuvenia; Stand Up contro le molestie nei luoghi pubblici di L’Oréal Paris
Iniziative Speciali: Bosch; Cenacolo Artom; Dove; Pandora; Select Aperitivo; Think Milk, Taste Europe, Be Smart!
Beauty Partner: Max Factor
Hair: Franco Curletto
Media Partner: RTL 102.5; Urban Vision
Si ringraziano: Lux Vide; Rai Cinema; Santa Margherita; Tommy Hilfiger; Universal Pictures International Italy; Unoaerre; Vision Distribution; Poltrona Frau