Si conoscono dai tempi dell’università: Francesco Terzo e Filippo Ficarelli, direttori creativi di Pandora, il brand nato nel 1982 dall’orafo danese Per Enevoldsen e sua moglie Winnie, condividono una lunga storia professionale e personale. Al Vanity Fair Stories hanno messo in risalto il valore della loro complementarietà, della volontà di condivisione.
Prima di approdare a Pandora, insieme avevano già fondato il marchio di abbigliamento Me Mine. All’inizio della loro carriera, «l’incoscienza è stata uno degli ingredienti più importanti». È stato «necessario un dialogo costante per diventare forti»: Francesco Terzo e Filippo Ficarelli hanno «lavorato tanto per essere fuori dal coro, diversi», e il loro è un continuo work in progress.
La «chiamata» di Pandora è arrivata nel 2018, nei giorni vicini al Ferragosto: «Eravamo in barca a Mikonos. È stato Filippo a ricevere la telefonata, l’ha messa in vivavoce e abbiamo condiviso la nostra gioia immediatamente con i nostri amici». L’azienda, proprio come loro, sposa valori contemporanei, come la sostenibilità, ed «è capace di tradurli in un’idea». In un gioiello che «non è solo un oggetto, ma un’idea, uno strumento che permette di esprimersi».
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Dopo il successo delle edizioni precedenti, Vanity Fair Stories, il più grande evento di Vanity Fair, torna sabato 25 e domenica 26 novembre al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano (via Larga 14) con un cast e un palinsesto mai stato così ricco di performance, sorprese e novità e lancia una collaborazione con Avis Milano per donare il sangue o avere informazioni sulle donazioni.
Si tratta del terzo e ultimo atto delle celebrazioni del ventesimo compleanno del magazine e di un momento di riflessione sul futuro che ci aspetta.
Thanks to: Pandora