Era inevitabile che un format come Casa a prima vista attirasse non solo l'attenzione del pubblico e la nostra - considerando che siamo stati tra i primi a segnalare quello che effettivamente è diventato un boom studiato anche in alcune facoltà universitarie - ma anche della Rai, ed è per questo che siamo stati contenti di vedere i tre agenti immobiliari milanesi Ida Di Filippo, Gianluca Torre e Mariana D'Amico sbarcare per una serata su Rai2. A chiamarli non poteva che essere quel gioiellino di Stasera c'è Cattelan, da sempre attentissimo a quello che il panorama televisivo offre al punto da abbattere una barriera che in Rai è sempre stata difficile da scalare: aprire le porte a dei personaggi appartenenti ad altre realtà televisive allo scopo di promuoverle.
Essendo la Rai un labirinto di regole e burocrazia c'era il rischio che, durante il loro intervento, né gli agenti né Alessandro Cattelan facessero il nome di Casa a prima vista e di Real Time perché il senso comune voleva che, se un volto non Rai approda in un determinato spazio, non si potesse menzionare direttamente la concorrenza per evitare il conflitto di interesse, ma siamo contenti di aver scoperto che questa postilla è stata superata, visto che tutti sanno che Di Filippo, Torre e D'Amico vanno in onda sul canale 31 e che questi ultimi, con il loro programma, riescono ad attirare un ascolto che in pochi avrebbero immaginato. Durante l'intervista i «Qui Quo Qua del rogito», come li ha chiamati Cattelan, parlano di tutto: degli anglicismi presi in prestito da Gianluca, del sogno di Ida di lavorare in televisione e dei simpatici battibecchi tra quest'ultima e Mariana.
Ci aspettavamo che Stasera c'è Cattelan, che si ingegna da sempre per trovare dei modi divertenti per coinvolgere i propri ospiti al fine di distruggere quel tipo di promozione classica e polverosa, mettesse in piedi una gag anche per Casa a prima vista, ma così non è stato. Poco male: il fatto che Rai2 stia dando una possibilità a titoli della concorrenza - incluse serie tv prodotte da piattaforme come Netflix e Prime Video - è un passo avanti che non ci sentiamo di sminuire, con la speranza che sempre più programmi seguano l'esempio di Cattelan e della sua squadra e vadano oltre questi scompartimenti stagni che in America non sono mai esistiti, essendo i network statunitensi sempre pronti a scherzare e a promuovere i titoli dei concorrenti con il sorriso.